«Diffido il sindaco di Caltagirone, Fabio Roccuzzo, a smentire pubblicamente le affermazioni spregiative circa la presunta “inopportunità” dei compensi da me richiesti per i numerosi contenziosi e giudizi, essendo stato leso nella mia professionalità e immagine». La levata di scudi arriva dall’avv. Ignazio Scuderi, che in una missiva – trasmessa al primo cittadino, al segretario generale dello stesso ente e al presidente del civico consesso – comunica di volersi riservare ogni opportuna azione giudiziaria, civile e penale a tutela dei propri diritti e nei confronti del massimo rappresentante del governo cittadino. Puntando l’indice sulle affermazioni “gratuite” di Roccuzzo, l’avv. Scuderi ha precisato che «tutti i compensi legali sono stati calcolati sulla base delle tariffe forensi, essendo perfettamente congrui, peraltro, agli importi dei singoli giudizi e alla loro complessità. Preciso che i compensi sono stati sottodimensionati rispetto ad altri importi. Diffido l’amministrazione comunale, pertanto, a volermi anzitutto corrispondere gli oneri dovuti, senza ulteriori indugi». L’avv. Scuderi ha poi chiesto alla Procura presso la Corte dei Conti di «verificare gli eventuali importi già corrisposti a proposito della necessità dell’impugnazione del lodo, data l’evidenza della sua palese erroneità più volte sollecitata dal sottoscritto e priva di riscontri, nonostante le reiterate e inevase richieste d’incontro con l’amministrazione». Alla stessa Procura, infine, il legale ha chiesto «di verificare l’eventuale danno erariale connesso al mancato utilizzo del parcheggio e delle aree di sosta della città di Caltagirone, nonostante la disponibilità degli stessi spazi e l’esito del giudizio grazie all’operato del sottoscritto».