mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Bonus facciate: dopo il Decreto Antifrode, il Governo corre ai ripari

Dopo il Decreto Antifrode, il Governo corre ai ripari. Non solo congruità dei prezzi, ma pure conformità per quanto riguarda il Bonus Facciate anche se limitatamente allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Entro il 31 prossimo c.m. il Bilancio dello Stato dovrà essere approvato definitivamente da Camera e Senato e con esso l’intero pianeta dei Superbonus e altri bonus connessi al patrimonio edilizio privato. Per esse agevolazioni edilizie si sta assistendo ad un braccio di ferro continuo anche per prolungare i termini oltre il 2021 senza inficiare le varie percentuali di sconto. Tanti i temi caldi con vari accordi trasversali finali che si susseguono ininterrottamente tra le Forze di Governo per approdare al voto d’Aula. Per il Bonus Facciate si paventa la proroga di sei mesi per poi passare dal 1 luglio 2022 al 60%; in merito ci sono altre proposte per un prolungamento fino al 2024. Insomma bonus statali con una variegata scelta per riqualificare il patrimonio edilizio privato. Tante le norme da osservare comprensive di circolari a chiarimento della complessa materia edile abbinata alla fiscalità, ma pure preparazione tecnica, conoscenza di leggi, sentenze  e giurisprudenza varia. Ampio il ventaglio anche per la riqualificazione energetica. Insomma dal sismabonus all’ecobonus fino ad arrivare alla semplice pulitura e tinteggiatura delle facciate. Superbonus 110% con soldi dello Stato, ma con tante necessarie precauzioni per non incorrere in facili disattenzioni e superficialità. Sanzioni, interessi e il raddoppio di quanto percepito sono in agguato e rappresentano il rovescio pesante dell’altra faccia della medaglia. Interpretazioni con frodi, fino all’11 Novembre scorso, l’hanno fatta pure da leone tanto da essere state modificate in corsa le regole del bonus facciate. “Fatevi i lavori gratis” è stato il motto ricorrente per accaparrarsi le commesse in un mercato in cui giocano diverse variabili. Ma adesso con il decreto antifrode 157/2021 l’interesse per molti è di ritrovare la giusta e legale quadra. Con l’opzione di sconto in fattura e/o cessione del credito per i bonus edilizi, diversi dal superbonus, adesso serve il visto di conformità e l’asseverazione solo sulla congruità delle spese e non anche sul rispetto dei requisiti tecnici dell’intervento. Quindi non solo la verifica di legittimità, a priori, dell’edificio, ma un computo metrico per le quantità ed un altro estimativo rifacendosi al prezzario regionale(attraverso una media) che in Sicilia è valido fino al 31 di questo mese di dicembre e che il Governo si è riservato di emanare il suo, valido per l’intero stivale. Per quanto riguarda l’ulteriore polizza assicurativa specifica del professionista-asseveratore non dovrebbero esserci dubbi e quindi non necessaria in quanto per i bonus facciate non si asseverano i requisiti tecnici dell’intervento. Come visto sono tante le forzature contenutistiche per il bonus facciate 90% non disgiunte da interpretazioni che hanno creato confusione assai evidente. Esso bonus rappresenta la più facile soluzione per la pulitura e tinteggiatura dei prospetti senza superare però il 10% di intonaco delle facciate per non ricadere nel “bonus 90% eco”  che  è  più  complicato con incombenze da rispettare non ultime quelle dell’Enea. Nel bonus facciate 90% rientrano pure rifacimento dei cornicioni,frontalini,fregi,balconate,sottobalconate,grondaie,pluviali  e verniciatura di ringhiere. Per il superbonus 110%, da applicare per le villette unifamiliari, è quasi sicura la proroga a tutto il 2022 e, forse, con ISEE non oltre a 40.000 €uro. Per i condomini le detrazioni dovrebbero proseguire anche nel 2023 per poi ridursi al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025. Insomma uno scenario nato complicato e verosimilmente ancora aperto a tantissime soluzioni e sicuramente ad altre circolari interpretative.

Gianni Montalto

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