“Per Santa Devozione” è il titolo dell’esposizione fotografica delle opere realizzate dal fotografo caltagironese Andrea Annaloro che sarà presentata a Caltagirone, Mercoledì 16 Aprile, alle ore 18.30, presso la sede del Museo “Hoffmann”, in via Stazione Isolamento 51, nella zona nord della città, dove sarà inaugurata alle ore 19. Interverranno: il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessore comunale alle Attività Culturali, Claudio Lo Monaco; Antonino Navanzino (direttore del Museo “Hoffmann”); Nicolò Parrinelli (presidente della ProLoco); Mariano Messineo (giornalista e addetto stampa Comune di Caltagirone); Don Salvatore Di Pasquale (vicario vescovile – Diocesi calatina); Don Francesco Di Stefano (studioso e cultore tradizioni locali) ed il fotografo Andrea Annaloro. “Andrea Annaloro, fotografo professionista – afferma il giornalista Mariano Messineo – “racconta” da tempo Caltagirone nelle sue molteplici sfaccettature. E lo fa con l’amore di un figlio, pronto a catturare, con i propri scatti, anche i luoghi e i momenti più inediti, rappresentandone così la bellezza più autentica. Già collaboratore di testate nazionali e regionali (in primis il quotidiano “La Sicilia”) e di riviste turistiche e non, Annaloro è da diversi decenni un punto di riferimento nel panorama della fotografia locale e territoriale. Al suo attivo già altre esposizioni, ma forse l’esperienza che più ha suggellato il suo ruolo di narratore silenzioso – ogni foto è un racconto che parla da sé, facendo rivivere situazioni e sensazioni –, è stata, nel 2021, la mostra sulla pandemia, con cui è entrato nel cuore di un evento che ha segnato la storia dell’umanità, restituendone una visione sofferta e vera. “Per Santa Devozione” è l’omaggio del maestro Annaloro alla propria città in uno dei suoi periodi più intensi e significativi: il tempo in cui, dalla festa dell’Addolorata sino al tripudio della Domenica di Pasqua, Caltagirone si anima di riti e celebrazioni che affondano le proprie radici in un’antica tradizione. Il fotografo coglie il pathos che permea ogni istante, catturando la profondità spirituale e la potenza delle emozioni di quei momenti sacri e riconsegnando, attraverso l’obiettivo attimi che segnano indelebilmente la vita di una comunità e connotano l’identità di un popolo>>. Il professore Antonio Navanzino, direttore del Museo “Hoffman” di Caltagirone, ricorda che <<questa suggestiva struttura museale è sempre pronta ad accogliere con delicatezza eventi di una certa qualità, poiché gli artisti e gli eventi vengono e verranno selezionati nel tempo. Rinnovo ancora i ringraziamenti ai gestori di questa struttura museale, i caltagironesi Gianluca Iurato e Salvatore Raccuglia, per la fiducia verso la mia persona. Le iniziative avranno sempre un rapporto di collaborazione con l’amministrazione comunale. La prima mostra sotto la mia gestione ha visto una elegante e raffinata pittrice di origini caltagironesi, oggi residente a Niscemi, che è Eleonora Pedilarco la quale non ha deluso le aspettative. Adesso è Andrea Annaloro ad incantarci con le sue foto. Le opere stimolano emozioni soggettive e come tali sono interpretabili in maniera diversa. Chi avrà modo di visitare la mostra potrà constatare che nella fotografia di Annaloro non c’è artificio o rielaborazione digitale. Tutto avviene attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica nell’attimo esatto in cui scatta>>. In merito alla mostra fotografica “Per Santa Devozione” – che aprirà i battenti mercoledì 16 aprile e li chiuderà giovedì 15 maggio (il museo è aperto da venerdì a domenica, dalle ore 17 alle ore 23) – Gianluca Iurato e Salvatore Raccuglia dichiarano che <<sotto la direzione attenta e illuminata di Antonino Navanzino, questo suggestivo nostro spazio espositivo… dedicato questa volta al nostro apprezzato fotografo caltagironese… invita gli spettatori ad osservare, quasi silenziosamente, quanto accade negli istanti immortalati dal suo obiettivo, in cui le persone abbandonano il loro presente, per essere totalmente assorbite da altro. A valorizzare ulteriormente le fotografie di Annaloro concorre senz’altro un allestimento ben strutturato, che si può esplorare senza un percorso preciso, vagando tra le immagini che si dispongono su installazioni che si aprono come libri di fronte a chi osserva. Pertanto, invitiamo il pubblico a lasciarsi trasportare dall’intensità e dalla profondità delle sue opere, testimoni di una visione artistica che si apre al mondo con straordinaria originalità. Per questo consiglio di visitare la mostra>>.
Salvo Cona