mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Caltagirone: il Consiglio comunale approva un ordine del giorno per la tutela dell’Ospedale “Gravina”

“Un’equa distribuzione del personale fra i vari ospedali dell’Asp di Catania e della creazione, con altrettanta urgenza, dei dipartimenti interaziendali per la copertura delle piante organiche. L’assessorato regionale alla Salute si attivi nell’indire con priorità concorsi per l’assunzione, a tempo determinato o indeterminato, di medici e infermieri per i presidi ospedalieri, come quello di Caltagirone, che hanno una copertura della pianta organica inferiore al 70%; l’elaborazione con rigore, da parte dell’Asp etnea, di una programmazione che ne aggiorni e qualifichi il modello organizzativo e le linee strategiche in grado di valorizzare la funzione assolta dal <Gravina e Santo Pietro>; una rimodulazione del piano sanitario regionale in direzione di un’equa distribuzione territoriale dell’erogazione dei servizi sanitari che favorisca i territori periferici, superando l’iniqua disparità di servizi tra i cittadini”. ”Queste le richieste del Consiglio comunale di Caltagirone riunito in seduta straordinaria sulla situazione dalla carenza di medici che ha pesanti ripercussioni sulla sopravvivenza di molti reparti, primi fra tutti quelli dell’emergenza. Interventi del sindaco Fabio Roccuzzo, dei consiglieri comunali Luca Distefano, Claudio Panarello, Aldo Grimaldi, Fabio Interlandi, Selenia Tutone, Sergio Gruttadauria, Marco Failla e Ivana La Pera, del primario del Pronto soccorso, Nuccia Prumeri (anche in rappresentanza dell’Asp). Fronte comune dai parlamentari regionali Giovanni Burtone, Giuseppe Lombardo, Nuccio Di Paola (vicepresidente Ars) e Martina Ardizzone, presente pure il deputato nazionale Anthony Barbagallo. Piena unità d’intenti anche da parte dei sindaci (interventi di Giuseppe Mistretta di Mineo, Giuseppe Greco di Grammichele, Giovanni Ferro di Mirabella Imbaccari e Nunzio Vitale di Ramacca). Non escluso il ricorso ad azioni di protesta eclatanti se gli impegni assunti dalla Regione, prime fra tutte le “regole” per dare attuazione ai dipartimenti interaziendali, non si tradurranno al più presto in realtà.

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