martedì, Gennaio 14, 2025
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Mirabella Imbaccari: i Carabinieri arrestano un 24enne che ha tentato di strangolare l’ex compagna

Si è rivolta ai Carabinieri per cercare aiuto, la 29enne di Mirabella Imbaccari che, in preda al terrore, ha chiamato il 112 NUE chiedendo all’operatore della centrale di far intervenire i suoi colleghi per salvarla dalle ire dell’ex compagno 24enne il quale, poi, sulla base degli indizi raccolti da verificare comunque in sede giurisdizionale, è stato arrestato dai militari del Nucleo Radiomobile per violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. Il calvario – così come descritto da un comunicato stampa dei Carabinieri – era cominciato intorno alle 13.00, quando l’ex convivente, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua persona, è invece entrato in casa e, dinanzi figli di 4, 7 ed 8 anni, l’avrebbe colpita con un pugno al volto. L’uomo si sarebbe poi intrattenuto presso quell’abitazione fino alle 18:30, quando avrebbe anche chiesto alla ex di consegnargli la carta bancomat. A quel punto lei, già provata dal pugno ricevuto e dalla presenza forzata di quell’uomo, peraltro, già vietata da un provvedimento, si sarebbe fermamente opposta scatenando, però, l’ira del 24enne che, oltre ai pugni, avrebbe tentato anche di strangolarla. Riuscita a divincolarsi, la 29enne sarebbe quindi riuscita a chiamare i Carabinieri, raccontando in maniera concitata ciò che stava accadendo. Immediato è stato l’arrivo della pattuglia della “Radiomobile” che, per prima cosa, si è accertata dello stato di salute della donna, chiedendo quindi l’intervento della guardia medica per prestarle le prime cure e poi ha accertato che il suo ex non era in casa. L’uomo, però, mentre i Carabinieri si trovavano ancora dentro l’appartamento, è riuscito a entrare utilizzando una copia delle chiavi della porta che non aveva mai riconsegnato, violando, così, nuovamente, il divieto di avvicinamento impostogli dal GIP del Tribunale di Caltagirone. Il 24enne è stato così arrestato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che, convalidato l’atto, ha disposto un inasprimento della misura cautelare già “sofferta”, disponendo che venisse ristretto presso il carcere di Caltagirone. Foto di repertorio.

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