venerdì, Ottobre 18, 2024
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Vizzini: fermata del bus extraurbano in aperta campagna e al buio, protestano i passeggeri

Non è più rimandabile! É in gioco la sicurezza dell’utenza che attende da parecchi anni un servizio pubblico di trasporto essenziale in luoghi meno isolati e più sicuri invece della fermata in aperta campagna a sette chilometri fuori dall’abitato verghiano. Un problema che ha alimentato sempre polemiche e disagi a chi deve raggiungere da Vizzini i centri di Ragusa e Catania in diverse ore del giorno. Gli stessi autobus Etna Trasporti, prima, collegavano le predette città entrando solamente negli abitati di Lentini e Vizzini e riprendendo poi la scorrimento veloce 514. Adesso il rifornimento di carburanti Q8, lungo la 514, è smantellato e rimane buio appena fa sera, ma continua ad esserci, da terzo mondo, la fermata del servizio pubblico Etna Trasporti. La stazione di benzina è infatti dismessa a causa della costruenda autostrada Ragusa – Vizzini – Catania. La questione interessa una vasta utenza nell’attendere senza riparo dal sole, vento, gelo, pioggia e sotto i cavi elettrici di alta tensione. Sono i pendolari per necessità! Eppure soluzioni alternative paradossalmente non sono state mai adottate! Un ambito conforme e adeguato come autostazione sarebbe stato ed è l’edificio (inspiegabilmente in parte murato) dello Scalo Ferroviario Vizzini – Licodia Eubea con sala di attesa, biglietteria, locali servizi e una vasta area antistante per parcheggi comprensiva di manovre. La particolare centralità dei luoghi faciliterebbe la funzione sociale pubblica delle tratte date in concessione, completandosi con quella ferroviaria e con l’attuale presenza di varie attività commerciali, di ristorazione e di alloggio per turisti. Insomma è un centro nevralgico e snodo di tre province che invoca servizi pubblici essenziali anche per l’utenza di Vizzini, Licodia Eubea e altri paesi convergenti. Mancano solo collegamenti facili e concreti per venire incontro agli studenti pendolari, a chi è costretto a recarsi al lavoro o raggiungere presidi sanitari e per uno sviluppo turistico di qualità. Frattanto cresce la voglia di certezze contro l’isolamento dell’intero territorio, già strategico, di Vizzini e Licodia Eubea. Ci si appella al PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – per riordinare e definire i servizi vitali per un autentico sviluppo e ammodernamento dell’intero scalo. La comunità, con le sue strutture da riqualificare, invoca e auspica attenzioni parlamentari unitarie per promuovere tavoli decisionali necessari per coordinare Istituzioni Regionali, Ministeriali e Autonomie Locali.

Francesco Montalto

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