lunedì, Aprile 28, 2025
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Caltagirone: il possibile ritorno delle “strisce blu” in città scalda il clima politico

“Ad oggi non è stata sottoscritta nessuna transazione ma sono in corso interlocuzioni tra le parti per definire un’intesa nell’esclusivo interesse pubblico.Nessun nuovo cartello è stato allocato in città, ma si tratta di cartelli già esistenti da quando erano in vigore le strisce blu”. Questo in sintesi il chiarimento dell’Amministrazione comunale e nello specifico del sindaco Fabio Roccuzzo, in merito alla “questione delle strisce blu”, recentemente tornata in primo piano in quanto è sempre un tema “caldo” e che ovviamente catalizza l’attenzione e l’interesse di cittadini e forze politiche. “Tutta la città sarà prontamente informata di eventuali sviluppi della situazione, che ad oggi non ci sono – conclude il sindaco – .Il nostro unico intento è ripristinare la sosta a pagamento richiesta da commercianti e cittadini senza oneri per il comune di Caltagirone, rivedendo la convenzione nel suo complesso a tutela dell’interesse pubblico”. Sul fronte politico opposto, l’Mpa di Caltagirone “è favorevole alla riattivazione delle strisce blu e del Parcheggio Santo Stefano, ma sottolinea l’importanza che tali decisioni possano essere condivise dal Consiglio Comunale e seguite da un bando di gara ad evidenza pubblica. Questo al fine di assicurare al comune introiti adeguati”. Contraria alla scelta del sindaco anche Fratelli d’Italia ricordando che “alla rescissione del contratto si giunse mettendo in luce gravi anomalie con il gettito economico che veniva introitato totalmente dalla ditta concessionaria senza alcun vantaggio economico per il Comune. Apprendiamo con piacere dalle dichiarazioni del sindaco – continua Salvo Romeo, rappresentante Fratelli d’Italia Caltagirone – che ad oggi non sia stata sottoscritta alcuna transazione dobbiamo tuttavia rilevare che in giornata il contenuto della presunta transazione, senza smentita, è stata resa pubblica da un noto avvocato a mezzo social. Regna molta confusione nell’amministrazione ma è una confusione che va sempre a svantaggio dell’interesse pubblico”.

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