lunedì, Settembre 16, 2024
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Sicilia: avanza la desertificazione, falde d’acqua senza fine nei territori di Vizzini e Licodia Eubea

“Falda di acqua incontaminata di miliardi di metri cubi si troverebbe nei territori di Vizzini e Licodia Eubea” Notizia che ha sorpreso tutti specialmente in questo periodo di emergenza idrica. La scoperta fa parte di uno studio pubblicato dai ricercatori dell’Università di Malta e Roma Tre. “Sarebbe un giacimento di origine preistorica che si potrebbe raggiungere trivellando oltre gli 800 metri di profondità.” La notizia scientifica è stata data dalla viva voce del ricercatore-geologo Lorenzo Lipparini, professore di Roma Tre, che sicuramente assieme all’Equipe di studio approfondiranno la potabilità di queste acque. Altre rilevanti falde sarebbero già localizzate lungo i Monti Iblei, la zona dell’Etna e continuerebbero sotto il fondale marino senza, forse, essere contaminate. Il territorio di Vizzini infatti è ricco di bacini d’acqua sotterranei come quello di contrada “Maguli” adiacente allo Scalo Ferroviario in cui sorge la struttura  di sollevamento e pompaggio, realizzata nell’ex feudo del Barone Gaudioso, da cui si diparte una grossa condotta per i Comuni di Licodia Eubea, Grammichele e Caltagirone. Un presidio le cui maestranze ed uffici non sono più nella città del Verga! Mancano studi, ricerche, trivellazioni e bacini artificiali quali infrastrutture che potrebbero scongiurare problematiche emergenziali per la prolungata siccità. In Italia la risorsa idrica non è stata privatizzata, ma demandata alle Regioni. In Sicilia è stata affidata all’Eas come Ente Unico per la costruzione di nuovi acquedotti, manutenzioni di reti e riscossione, ma è in liquidazione coatta dal 2004. Dall’Eas – ente acquedotti siciliani – quale servizio pubblico si sono avuti vari passaggi istituzionali, creazioni di altri Enti e vicissitudini. Tra queste è rimasta nella memoria dei vizzinesi il malcontento popolare sulla gestione dell’EAS che portò (anno 1988) l’allora Sindaco Nanni Inserra ad occupare le strutture e pozzi d’acqua trasferendo alle competenze comunali la totale conduzione del servizio idrico integrato(fogna e depurazione comprese). Solo dal primo dicembre 2019,con la riorganizzazione territoriale denominata ATI (Assemblee Territoriali Idriche), è stata demandata la gestione idrica integrata alla SIE spa (a maggioranza pubblica) che ha conglobato la governance di ben sette Comuni del calatino Vizzini compresa e cioè Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Militello VC, San Cono e S. Michele di Ganzaria. Complicate transizioni e mancata programmazione d’infrastrutture disattendono i cambiamenti climatici, i fenomeni di siccità, le emergenze idriche lasciando arida e desolata la nostra agricoltura senza orizzonti d’investimenti e di rinascita.

Francesco Montalto

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