Lunedì 3 giugno, l’incontro dell’amministrazione Ferraro con i cittadini di Vizzini, incontro messianicamente intitolato “La voce della Verità”, a due anni dall’ultimo incontro nella piazza grande del paese, dominata dal monumentale palazzo di città merlato da fichidindia. La vice Fabiola Di Benedetto, che ha dato inizio al dialogo con i cittadini, ha subito sottolineato il perfetto squilibrio trovato, a inizio mandato, tra le carte ereditate dalle passate amministrazioni e la ricerca continua dei mezzi per trovare un rimedio. Una strada che si è presentata e si presenta sempre in salita che ha voluto definire meglio ricordando i versi montaliani (ho sceso milioni di scale) in una contaminazione poesia-politica a rendere per contrapposizione la difficoltà di scalare la montagna dei debiti inevasi. Nel continuum del dialogo il sindaco Ferraro si è soffermato sul suo lavoro senza sosta e sui momenti difficili superati grazie all’afflato umano dei collaboratori e sul legame d’affetto con la sua città. Ed è questo fattore emotivo il motore della sua attività nel palazzo e fuori per le vie e le piazze a pulire con la sua squadra e a dare ascolto ai suoi cittadini. Non tralascia di ricordare i debiti del comune, esosi, riguardanti anche il mancato pagamento delle bollette telefoniche o dell’acquisto del latte per la festa della ricotta. Non trascura di ricordare le difficoltà, le trappole dell’opposizione, alla quale rilancia l’invito a collaborare nell’interesse generale della comunità. Fa presente, inoltre, il programma a breve scadenza riguardante la video sorveglianza in tutto il paese e il rinnovamento della zona artigianale. Un discorso ampio appassionato per raccontare “la verità” come anticipato nell’invito al comizio. Foto d’archivio.
Gregorio Busacca
