domenica, Settembre 8, 2024
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Grammichele: iniziative e manifestazioni contro la violenza sulle donne

25 novembre, non la data di un giorno, ma di tutto l’anno e di ogni momento. Questo il senso di quanto verificatesi in città, nelle scuole e nelle piazze, per dire no alla violenza sulle donne e sui femminicidi, che stanno imbarbarendo le comunità. Panche e scarpe rosse, lumini, lunghi striscioni con i nomi delle innumerevoli vittime di donne, madri e giovani, vittime ignare di quanti avevano detto e fatto capire che le amavano. Per ricordare e per dire no alla violenza ci sono state tante e significative manifestazioni, in piazza Carafa, organizzata dal liceo artistico “R. Libertini” e in piazza Morello, ad opera delle associazioni “Iride e Opera Prossima” che ospitano immigrati. In una giornata che certamente ideale non era, piazza Morello e con allo sfondo la scalinata che conduce al sagrato della chiesa Maria Ss.ma Addolorata, addobbata con lumino, scarpe rosse e il 1522, a cui rivolgersi per denunziare violenze e minacce, tantissima gente, giovani, interi nuclei famigliari, don Massimiliano D’Auria, il sindaco Pippo Greco co il vice, Ignazio Giandinoto, il comandante della Polizia Locale, Giovanni Lombardo, a testimoniare quanta voglia c’è di dire no alla violenza e denunziare il livore che  alberga nei cuori di quanti ritengono la donna, la sposa, la madre e la fidanzata, proprietà privata. Questo è quanto è emerso dalle parole pronunziate dal sindaco Pippo Greco e da don Massimiliano D’Auria. Parole e condanne, che da sole testimoniano quanto bisogno c’è di educare all’amore e al rispetto le persone, perché non si assista più a questo inutile e assurdo massacro di donne innocenti.  Questi i “segni” che hanno caratterizzato la giornata contro la violenza sulle donne.  Parole che hanno fatto vibrare i cuori, così come altrettanto significative, sono state quelle lette da Sandra Manzella, che ha fatto proprie quelle scritte dal padre di Giulia, una delle ultime vittime dell’odio di un ragazzo che diceva di amarla. “L’amore vero, non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non picchia, non urla e non uccide. Parole di un uomo, di un padre che ha perso la figlia non per un fatale capriccio della vita, ma  bensì, attraverso le crudeli mani di un ragazzo. Ci si chiede quindi cosa offusca la mente dell’uomo, che nasce dal ventre della donna, beve il latte materno, cresce fra le sue braccia. Altre significative e toccanti parole sono state lette dai ragazzi delle comunità e alla fine, scopertura della panca rossa, sulla quale è stata deposta da un bimbo una rosa rossa. Al termine della cerimonia don Massimiliano, a quanti hanno spudoratamente detto che la vernice rossa imbratta la panca, ha detto : il colore rosso che la distingue, non è vernice, ma il sangue di tutte le donne violentate e uccise da chi aveva detto che le amava.

Nuccio Merlini

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