mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Bufera su Ragusa Ibla: multe a ripetizione a turisti e visitatori del Calatino

La sonnacchiosa Ragusa, col suo borgo ormai internazionale, è stata scossa nelle ultime settimane dal terremoto Ztl e dal vortice impazzito delle multe nelle zone a traffico limitato di Ibla. Destinatari d’infrazioni cittadini residenti (forniti di pass), esercenti arti e professioni, tanti turisti e molti visitatori dei Comuni del Calatino. Tutti sanzionati ripetutamente in special modo da Luglio, Agosto e Settembre scorsi. Molti ne hanno collezionato più di cento a testa! Tutto succede soprattutto in due varchi Ztl (Via Giusti e Via XI Febbraio), privi di indicazioni circa giorni e ore del divieto d’ingresso, in particolare nella prima istallata non frontale al senso di marcia-normale del traffico secondo alcuni, sicuramente poco chiara in particolare per chi non abita e risiede in quei luoghi. Inaugurata nella primavera estate 2022, la Ztl ha funzionato per qualche mese, poi sospesa (con oscuramento delle tabelle con le indicazioni) nel periodo delle Amministrative locali di Giugno 2023. In seguito riattivata senza avvisi pubblici particolari subito dopo le elezioni, con modifiche rispetto a quanto scritto sulle tabelle, giusto quando Ibla è affollata di visitatori e turisti, mai come quest’anno dopo gli anni pandemici. Tutto questo ha generato un caos nell’opinione pubblica non ultima la rincorsa, con associazioni volontarie, conf-Imprese, post su Facebook ed altre, a promuovere iniziative in autotutela non escluse ricorsi al Giudice di Pace e al Prefetto. Un subbuglio pubblico che sa di allerta generale perché mai visti errori così evidenti e gravi. Residenti, esercenti, associazioni turisti e coloro che hanno voluto frattanto pagare, per evitare rogne procedurali, spingono per una risoluzione politica accusando le Ztl farlocche e la loro gestione di dubbia professionalità. Pass non coniugati al sistema informatico operativo e tabelle non esplicative con gravi insufficienze di segnalazione. Solo comunicazioni non ufficiali bensì con “passa parola” che non si addice ad un capoluogo che vuole essere centro di turismo e di attrazione culturale. Senz’altro un’infinita difficoltà d’immagine per Ragusa e per i suoi operatori turistici! Solo saggi ripensamenti deliberativi del Sindaco potrebbero chiudere il caso per tutti i malcapitati compresi quelli che, pur multati più volte nello stesso varco truffaldino, hanno voluto pagare le sanzioni con il minimo di legge (entro i cinque giorni dalle avvenute notifiche) forse ed anche per scarsa fiducia nelle Istituzioni. In tanti si chiedono scoraggiati, a prescindere dai colori e dalle tendenze politiche: “In questa bella Italia perché qualsiasi cosa viene fatta sempre con approssimazione, stentata sufficienza e incapacità?”

Francesco Montalto

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