Chiedere lo stato di emergenza regionale e quello di calamità nazionale con contestuale richiesta di piena operatività da parte della Regione Siciliana all’Osservatorio Regionale sui cambiamenti climatici; Realizzare una ricognizione immediata e puntuale dei danni effettivi subiti, sia alle strutture che alle produzioni, e attivare le misure legislative e i fondi per il ristoro dei danni, stante l’insufficienza dei fondi del D.L.102 del 29 marzo 2004; Prevedere un piano d’azione strutturato ed integrato a livello regionale, che contempli misure di investimento per la prevenzione (preponderante rivedere il sistema di regimazione e invasamento delle acque in eccesso; Condividere modalità specifiche con il mondo assicurativo al fine di garantire maggiori tutele alle imprese con specifiche e apposite polizze costruite sulla base delle necessità degli stessi agricoltori; Accelerare le pratiche per le stime dei danni subiti attivando immediatamente gli uffici e gli organi di competenza per le segnalazioni. Queste le proposte e le richieste di Confagricoltura Sicilia per fronteggiare la crisi agricola che chiede inoltre attivare misure urgenti a difesa di tutto il settore, tra cui: prestiti di ristrutturazione e consolidamento dei debiti: dilazionare l’indebitamento per ricondurlo entro un limite di sopportabilità nell’ambito della redditività aziendale; proroga rate finanziamenti: deliberare una sospensione su richiesta, per almeno 12 mesi, del pagamento delle rate dei mutui. Nel periodo di sospensione sono ricomprese anche le eventuali rate scadute e non pagate. Nella foto il presidente di Confagricoltura Sicilia Rosario Marchese Ragona.