giovedì, Settembre 19, 2024
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Castel di Iudica: fermato un rumeno per la morte dell’avvocato 83enne in pensione Salvatore Laudani

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catania, coadiuvati da quelli della Compagnia di Palagonia, hanno fermato lo scorso 25 settembre, un cittadino straniero (un 27enne rumeno, bracciante agricolo, residente a Niscemi, con precedenti di Polizia per reati contro la persona, che, stretto nelle maglie delle incessanti indagini svolte dai militari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, era intento a lasciare il territorio nazionale) gravemente indiziato della rapina commessa in danno dell’avvocato 83enne in pensione Salvatore Laudani, all’interno della sua abitazione di Borgo Franchetto, nel Comune di Castel di Iudica, a seguito della quale lo scorso 9 settembre l’anziano perdeva la vita presso l’Ospedale San Marco di Catania, dove era giunto già in coma, per “emorragia cerebrale”, in conseguenza delle percosse subite. L’uomo è stato bloccato dai Carabinieri del Comando di Piazza Verga a bordo di un pullman nel territorio del Comune di Vizzini, mentre era diretto in Romania. Gli investigatori sono riusciti a risaliti al prevenuto, noto nella comunità rumena con il soprannome di Volpe (in romeno Vulpoi), grazie all’esame delle persone che negli ultimi anni avevano avuto, a qualsiasi tipo, un rapporto con la vittima. Si è perciò riusciti ad accertare come lo stesso, nella notte tra il 4 e il 5 settembre, fosse entrato nell’abitazione del povero malcapitato al fine di rubargli i risparmi, colpendolo al volto e immobilizzandolo con nastro adesivo, riuscendo ad impossessarsi di circa 12 mila euro, per poi lasciarlo agonizzante. Determinanti al fine di individuare compiutamente l’autore dell’efferato delitto, sono stati inoltre anche gli elementi raccolti durante il sopralluogo effettuato sulla scena del crimine dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche – SIS del Nucleo Investigativo. E’ stata infatti rinvenuta una bottiglia di birra riversa sul pavimento della camera da letto dell’anziano, da cui sono state estrapolate delle tracce biologiche (DNA), che i successivi accertamenti di laboratorio, svolti dal RIS di Messina, hanno consentito di giungere alla loro compatibilità con il profilo genetico del fermato 27enne. Il fermato, dopo la convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale calatino, si trova attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Caltagirone in stato di custodia cautelare.

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