mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Caltagirone: Confcommercio, Confartigianato e Confesercenti chiedono l’annullamento del Canone unico patrimoniale

Le tre associazioni di Categoria, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio presenti al tavolo tecnico sul Canone unico patrimoniale, hanno chiesto in sintesi “l’annullamento del del provvedimento” così come da nota stampa che pubblichiamo integralmente sotto. Presenti per la Confcommercio il vice presidente Provinciale Rosario Bruno ed il presidente di Confcommercio Caltagirone Carmelo Scalzo.

“Premesso che il “Canone Unico” è già stato APPROVATO dal Consiglio Comunale all’unanimità e che a seguito di una mozione (dei consiglieri di opposizione) nella quale si richiedeva un sostanziale passo indietro sulla stessa, è emerso che il provvedimento approvato è stato già inviato agli organi competenti (ministero compreso), ed in relazione alle esigenze di bilancio più volte sottolineate dal Presidente del Collegio dei Revisori risulta essere l’unica strada percorribile per tenere il bilancio in equilibrio…; posizione condivisa anche breve, ma esaustiva, relazione del Segretario Generale, in considerazione del regime di dissesto del nostro Comune, che lo indica tale scelta come un percorso obbligato.
Le tre associazioni di Categoria presenti hanno inviato un breve documento con il quale si chiede l’annullamento di tale provvedimento, pur nella consapevolezza che per legge il parere delle associazioni non è vincolante per le scelte del Consiglio e/o dell’ amministrazione, ma vige comunque l’obbligo di “ascolto”. Durante la riunione abbiamo ribadito che l’unico punto su cui Confcommercio e FIPE siamo stati attori concertanti e favorevoli, è il regolamento sui Dehors (terrazze bar, ristoranti etc.), con gli sconti e le premialità già in vigore per le occupazioni di lunga durata (oltre un anno). La richiesta congiunta ha il precipuo scopo di riaprire una revisione di alcune tariffe ivi compresa quella sui passi carrabili, e NON è pertanto attribuibile alle associazioni ogni o qualsivoglia possibile tentativo di scaricarne responsabilità che NON ci competono ne tecnicamente ne tantomeno politicamente. Rimane il disagio di una enorme preoccupazione per quanto emerso su deficit e bilanci, numeri e dati che aggravati dal dissesto in corso (non bastasse la crisi dovuta all’ energia e all’ inflazione), ci rassegnano una ancor più allarmante situazione economica e sociale della nostra Caltagirone”.

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