Stipata sino all’inverosimile, la sera di mercoledì 8 giugno, la piazza Umberto, la piazza grande del don Gesualdo, per il comizio di Salvatore Ferraro candidato sindaco al comune di Vizzini. Ed erano soprattutto giovani, i presenti, che non si stancavano di applaudire sottolineando i passaggi salienti degli oratori che si sono succeduti. Quasi all’unisono hanno sottolineato le cose annunciate ma non fatte nel corso degli anni da diversi primi cittadini, ancora in gara per il consiglio comunale. L’arco era pieno di frecce e sono state scagliate soprattutto contro l’attuale amministrazione, rea dello stato carente in cui versa il paese. Non sono stati trattati nello specifico questioni relative al traffico, ai rifiuti deposti in ogni dove, al viale Margherita dopo otto mesi ancora cantiere aperto a danno degli esercenti incoraggiati a chiudere l’attività. La piazza, che per l’occasione, ha ricordato ai meno giovani i comizi del famoso sindaco Matteo Agosta, brillava di entusiasmo e di energia giovanile specie in risposta alle parole del suo leader, una corrispondenza di amorosi sensi. E in base a quanto si è visto Salvatore Ferraro ha molte chances in quanto rappresenta l’unica alternativa. Ma nel segreto dell’urna domina spesso la paura o il particulare: la folla è mobile.
Gregorio Busacca