“E’ da mesi che, purtroppo, il prezzo del gas è in continuo aumento, ma dallo scoppio della crisi in Ucraina la situazione è peggiorata in maniera notevole e repentina; consideriamo che rispetto ad un anno fa il prezzo è più che decuplicato. Essendo la nostra un’azienda gasivora, l’impatto sul costo di produzione diventa insostenibile e, nostro malgrado, abbiamo dovuto adottare questa decisione per evitare di produrre in perdita. Un’autentica beffa, posto che, anche da recente, la proprietà ha inteso sostenere sacrifici non indifferenti attraverso investimenti mirati, innanzitutto, alla sostenibilità, secondo il cosiddetto principio “green”, considerato che il gesso è un prodotto naturale e riciclabile all’infinito. Non sfugge, poi, come la nostra azienda, al pari delle altre, soffre da tempo in misura elevata degli aumenti legati ai costi dei trasporti”. E’ la dichiarazione del dott. Nicola Grasso, amministratore unico della Gipsos Raddusa srl, azienda leader nella estrazione e lavorazione industriale di prodotti a base gesso, in merito ai rincari dei costi dell’energia con la conseguente sospensione dell’attività. “Facciamo appello alle istituzioni di ogni livello – conclude Grasso -, affinché comprendano la gravità della situazione attuale ed i risvolti negativi che può determinare. Urge, dunque, un intervento concreto e tale da lenire i disagi sin qui sopportati dalla proprietà, ma ormai giunti ad un livello insostenibile che, purtroppo, disegna scenari imprevedibili”.