Ancora furbetti del Reddito di cittadinanza scoperti dai Carabinieri della Stazione di San Cono a seguito delle verifiche dei dati forniti dall’INPS riguardanti il comprensorio calatino che ha evidenziato un’anomala percentuale di percettori del beneficio assistenziale in questione. Undici persone (6 donne e 5 uomini) sono state denunciate per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Gli 11 fruitori hanno sfruttato le inevitabili criticità attuative derivanti dalla verifica della documentazione da essi prodotta a corredo dell’istanza. Gli stessi indebiti percettori, sino alla denuncia, hanno percepito complessivamente una somma di denaro che ammonta ad oltre 66.000 euro. Sono state quindi sottoposte a sequestro 9 carte magnetiche per la riscossione del reddito di cittadinanza e nel corso dell’attività di riscontro, in cui i militari sono stati anche supportati dai colleghi delle Stazioni di Caltagirone, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari, è stato altresì accertato che 7 degli immobili in cui i percettori avevano dichiarato di risiedere risultavano invece disabitati e 4 di essi, in particolare, in totale stato di abbandono. L’unico denunciato che ha un’età anagrafica superiore ai 26 anni, è un 32enne di Gela, che è stato deferito alla locale Procura della Repubblica, poichè, sposato con una delle donne denunciate, aveva “dimenticato” di comunicare il proprio stato civile fruendo così anch’egli, come la moglie, del reddito di cittadinanza. L’attività svolta dai militari è stata così incisiva da determinare una contrazione del numero dei beneficiari del RDC nell’area calatina, basti pensare che nel solo comune di Grammichele, ad esempio, negli ultimi 8 mesi i beneficiari sono scesi da 657 a 336. Tale evidenza documenta pertanto come quasi il 50% degli iniziali fruitori, intimoriti dall’esito per loro sfavorevole delle indagini, abbiano preferito rinunciare al beneficio per evitare di essere coinvolti nelle attività investigative che continueranno incessantemente.