Anche nel 2020 i top spender pubblicitari hanno investito di più in spot rispetto alla media del mercato, confermando il loro ruolo di traino del settore. Lo scorso anno, segnato dalla pandemia, dai lockdown e dalla crisi economica che ne è conseguita, si legge in un articolo de Il Sole 24 Ore che riporta le elaborazioni del gruppo Dentsu sui dati Nielsen digital weekly, la quota di mercato dei 20 più importanti investitori in Italia è salita dal 22% al 23% della spesa pubblicitaria complessiva, nonostante il loro investimento sia diminuito in un anno di circa il 10%. La classifica, elaborata non tenendo conto degli investimenti dei cosiddetti Ott stimati da Nielsen (i vari Facebook, Google, Amazon, Twitter, Snapchat e Tik Tok), vede in testa, partendo dal gradino già alto del podio, Volkswagen, Ferrero e Barilla. Il primo, con una spesa di quasi 100 milioni, ha diminuito del 23% il suo budget pubblicitario, il secondo, con 93,40 milioni, lo ha tagliato del 27%, il terzo, con 85,41 milioni, del 23%.
Fonte enage.it