“È evidente che le forze produttive della Regione sono state snobbate o peggio ancora ignorate. Dopo un anno di tante promesse e pochissimi fatti, ci saremmo aspettati un sussulto di orgoglio e di responsabilità verso le categorie che da mesi urlano il loro grido di dolore. Eppure, ad esempio, anziché di tagli di costi inutili e di privilegi, leggiamo in Finanziaria parecchie cose che non ci piacciono. Abbiamo subito l’iniqua retrocessione della Sicilia in zona arancione, non giustificabile con i numeri dei bollettini sanitari”. Questa l’accusa del presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti in merito alla richiesta al Parlamento regionale di “lavorare con senso di responsabilità e progettualità. La Finanziaria che è all’esame dell’aula da una settimana sembra essere completamente distante dalle esigenze legittime e urgenti di decine di migliaia di imprenditori, imprese commerciali e partite Iva che sono state massacrate dagli effetti della pandemia”. “Siamo stanchi di elemosinare diritti – conclude Manenti – e di fronte a una disattenzione così grave ci riserviamo di dare vita a tutte le azioni utili per fare sentire la vera voce della Sicilia che non chiede prebende e favori ma che rivendica con dignità e fierezza garanzie specifiche legate al diritto al lavoro e alla libera impresa”.