“Brucia ancora il dictat dello Stato Italiano che da un lato ci chiude le raffinerie siciliane che pur inquinando davano tantissimo lavoro, con la scusa di una loro riconversione ancora da venire, ma con la certezza di licenziamenti di massa, e dall’altro lato con un incremento delle perforazioni petrolifere sia su terra che nel mare adiacente le coste siciliane.
In questo modo diventiamo una regione produttrice di petrolio con una estrazione in grado di soddisfare circa 25% del fabbisogno nazionale ma non possiamo piĂą usufruire degli utili e dei livelli occupazionali derivanti dalla raffinazione del nostro greggio estratto”. E’ la sintesi del comunicato stampa del Sinalp Sicilia rappresentato dal Segretario Regionale Dr. Andrea Monteleone che assieme all’Associazione Consumatori Rete Sociale Attiva Sicilia rappresentata dall’Avv. Stefania Virga, Avv. Marzia Giacalone e dalla Dr.ssa Serena Giuliano denunciano “questo ennesimo attacco per la distruzione del nostro territorio”. Si tratta dell’individuazione in Sicilia di siti idonei ad accogliere scorie nucleari. Anche la Lega è contro questa decisione e lancia campagna d’opinione sui rifiuti nucleari con l’hashtag #lasiciliarifiutairifiuti.